News from Los Angeles .3. “Belen”

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VENICE BEACH-LOS ANGELES (CA) REPORT N.3 06/09/2012

YO’ MAN.
La giornata e’ iniziata benissimo. Ho aperto gli occhi e mi sono sentito pronto, con lo spirito giusto e
l’adeguata determinazione di chi e’ consapevole di essere Americano. YO’ Man. Non appena il mio sguardo ha incrociato di sfuggita il primo specchio della mia residenza Californiana, mi sono accorto che ero io: un bianco di Foggia! Ho fatto finta di non riconoscermi e mi sono chiesto: chi mi sento oggi? O meglio, chi vorrei essere? O meglio, che parte interpretare fra le tante a mia disposizione in this country? Il bravo ragazzo di famiglia italiana del sud, smiling e spiritoso con tutti? Yo’ Il jazzista di fama internazionale spocchioso e introverso? YO’ Il producer super Groovy A.K.A. The Groove Master? Yo’ No. Oggi mi sento Nero…..and I’m totally Black and Coooool! YO’

Ho tirato giu’ a mezza chiappa il mio boxer aderente, e ondeggiando pian pianino ho iniziato a percorrere in lungo e largo la stanza, fino a quando dopo una ventina di minuti il mio incedere era “really cool”. YO’
Le braccia si muovevano da sole e il mio passo swingava accentuando un tempo binario sul piede sinistro.
Yo’ Man. Cosi’, ho aperto il frigorifero e tirato fuori dai 15 ripiani del miglior amico dei Californiani tutto quello che serve per “ripartire con slancio” e affrontare il pacifico oceano di emozioni a Stelle e Strisce. Yo’…..
“Good morning JJ, are you doin’?”
“Yo’ man, I’m very cooool!” ho risposto alla signora della villetta di fronte alla mia.
Si, perche’ quando sei super cool, chiami tutti Man. Se incontri qualcuno che hai conosciuto il giorno prima, uomo o donna che sia, puoi gia’ chiamarlo “My Man”. Yo’ Man.
Swingando fra la fauna umana del board walk di Venice Beach, raggiungo il mio Bar preferito dove lo standard dell’immagine e’ ai massimi livelli. La piu’ “cessa” delle cameriere era una Belen Rodriguez biondissima, un po’ maschiaccio, con tatuaggi da yakuza, shorts strappati e top di un arancione abbagliante, che ruminava tips da tutti i tavoli alla velocita’ della luce. Mi ferma all’ingresso, forzatamente sorridente, e mi saluta in Italiano ” Hey, Ciaou. Welcome back…How are you today?”
“Yo, man!'”
Senza guardarla, le ho detto proprio Yo man.
E mi sono seduto allo stesso tavolo di ieri senza chiedere permesso e dire buongiorno, Ho preso possesso del mio tavolino.Perche’ quello e’ gia’ il mio tavolino. E lei lo sa. O comunque lo capira’ nei prossimi giorni. Perche’ qui tutti hanno un tavolino preferito. Attori, autori, scrittori, compositori,…. tutti quelli con finiscono in ori hanno un tavolino. Solo i registi se lo portano da casa.
Yo’.
Tim Robbins leggeva il suo giornale ma l’ho sgamato alla grande che guardava il culo a tutte.
Alla mia sinistra una comitiva di squinternate studiava il modo migliore per avvicinarlo. Ma lui e’ volato via
prima che le “babbione” se ne accorgessero.
Sono rimasto seduto due ore a guardare il mare agitato del Pacifico attraverso il continuo movimento umano che mi scorreva davanti. Pensavo alla mia musica, perso in un mondo di suoni e groove. Yo’ “I’m really sorry!!!!” esclama la Belen della Yakuza dopo avermi freddato la coscia sinistra con il mio cranberry juice ghiacciato.
“Yo man. No problem”.
Mi sono alzato e sono volato via come Tim Robbins.
Perche’ qui a Los Angeles e provincia, tutti si fanno vedere, e poi volano via. Yo’.
Il resto ve lo racconto domani.
Yo’, man.
Nella foto : L.A. Santoro in attesa di entrare agli MTV Music Award.

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