News from Los Angeles .2. “The Green Doctor”!!!

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Venice Beach-Los Angeles (CA) report n.2 05\09\2012

Ieri mattina mi sono svegliato con un fastidioso mal di testa che mi ha tormentato per tutta la mattinata. Forse a causa del jet-leg, forse il vino californiano di Napa Valley bevuto la sera prima allo ZENGO, ristorante super chic di Santa Monica con cucina fusion asian-american, dove non si vedeva una minchia e ho mangiato cibo non meglio identificato. Finita la lezione, ho chiesto agli amici americani un’aspirina, un analgesico. Mi hanno guardato malissimo e iniziato una discussione feroce contro i prodotti farmaceutici che stanno avvelenando l’universo facendo arricchire le multinazionali le cui fabbriche avvelenano i mari, i fiumi, i laghi, gli stagni, i rigagnoli, gli scoli e i rubinetti. Le piante, gli animali, le uova,…..uomini, donne, vecchi e bambini. Che palle! “Datemi qualcosa!”

L’insegnante di yoga, della quale non ricordo l’incomprensibile nome, ha esclamato con voce pacata:” No problem J.J.. We go to the Green Doctor, just around the corner. Ready to go?”
The Green Doctor? Non sara’ mica un medico Leghista trapiantato in California?
In 5 minuti, just around the corner, mi ritrovo con la mia collega di vocal/yoga seduto nella sala d’attesa all’aperto della Venice Phisicians per farmi prescrivere dal Green Doctor di turno qualcosa di naturale per la mia nevralgia. Eravamo in due. Un body builder nero di una certa eta’ e….. uno di Foggia. Il ragazzo di bottega, nero anche lui, con un sorriso smagliate e un fisico da fotomodello di intimo di Postal Market, mi consegna una scheda da compilare con tutti i miei dati anagrafici, e la cronistoria di tutte le mie patologia dalla nascita. Dopo 20 minuti abbondanti gli riconsegno la scheda e il Passaporto per la registrazione del caso, pago un fee di $75 e finalmente incontro il Dottor Howard Lazerson, 70 anni circa portati benissimo, in bermuda e polo a maniche corte.
Inizio cosi’ a raccontare tutte le mie vicende cardiache, renali ed epidermiche. I traumi sportivi, l’ansia, gli attacchi di panico tipici del musicista di jazz, e via dicendo. Gli racconto della mia alimentazione, della mia famiglia, mentre lui ascolta con attenzione e mi misura la pressione che risulta un po’ alta.
Per farvela breve, amici miei, il simpatico e svampito Dott. Lazerson mi prescrive per il mal di testa e l’insonnia da jet leg due sane boccate a digiuno di Medical Marijuana, da ritirare presso la Farmacia autorizzata di zona. A questo punto, gli chiedo se e’ sicuro di quello che dice, se la cosa e’ legale, se….. Potete immaginare. ” No problem, it’s Ok!” Mi consegna “….a legal medical document…” che attesta la mia idoneita’ all’uso terapeutico di medical cannabis, autorizzandomi cosi’ all’acquisto di 8 once di erba e alla coltivazione casalinga di 6 piante mature e 12 immature. Con validita’ fino al 9\4\2013. Lo ringrazio, e spedito mi reco in Farmacia. E qui inizia la seconda parte del mio nuovo film americano. Il farmacista controlla il documento con la prescrizione e mi chiede ” the local I.D.” Gli consegno il Passaporto Italiano ed esclama ” I’m sorry, Sir. I need the local I.D.” Ma come, allora ho speso $75 e fatto la visita inutilmente! Possibile che in questo Country fanno le stesse fregature che in Italia subiamo da anni! Possibile che uno di Foggia arriva a Venice Beach per farsi prendere per il culo da un Green Doctor di turno? Torno dal Green Doctor con aria seccata, pronto a raccontare tutto alla Polizia a cavallo che sotto i flash dei turisti in quel momento sfrecciava fra le dune della spiaggia all’inseguimento di un cane modello volpino sfuggito alla sua padroncina in lacrime. “No problem, Man. Be cool! Just give me 5 minutes.” 5 minuti dopo il ragazzo di bottega del Green Doctor torna con un energumeno messicano-armeno che mi chiede di seguirlo. Ed io l’ho seguito. Sono entrato nella sua macchina e ho percorso con lui uno stradone per circa 15 minuti. Ho pensato a mia figlia, i titoli dei giornali Italiani. “Musicista di jazz coinvolto in spaccio internazionale di medical marijuana”.
Arriviamo finalmente a destinazione, fortunatamente in pieno centro. Il messicano mi fa strada e mi invita ad entrare in una Green Pharmacy di Santa Monica blindata, iper protetta, con cancellone da Alcatraz e telecamere. In questo ambiente scuro, illuminato da lampade particolarissime, l’odore di erba fresca non fumata era intensissimo. Quasi nauseante. Mi ritrovo davanti ad una serie di contenitori di vetro con dentro alcune varieta’ di erba medica. Consegno prescrizione e Passaporto al Farmacista che, verificata la legalita’ della richiesta, mi presentano un menu’ con le varieta’, proprieta’, qualita’ e prezzi della “medicina”. Scelgo un tipo mild adatto al mal di testa e all’insonnia. Mi pesano 8 once, pari ad una vaschetta di rucola della Conad. Troppo! Ma cosa devo fare di tutta questa roba. Cosi’ chiedo al Farmacista di pesarmi solo 2 once che un po’ seccato ripone in un tubo di plastica trasparente con tanto di etichetta certificata, grande come quello del Vivin C. Rientro in macchina e il messicano-armeno, con mia grande sorpresa, mi riporta incolume dal Green Doctor. Amici, sono tornato alla Venice Voice Academy dopo 2 ore di pura follia. E senza dire niente a nessuno ho preso due favolosi Moment italiani ripescati dallo zainetto. God Bless America.
TILL THE NEXT. J.J.

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